1867: La Compagnia della Baia di Hudson e l'Isola di Vancouver
Immaginate un'alba nebbiosa che si solleva lentamente sopra le acque tranquille dell'Oceano Pacifico, il 13 maggio 1867. A Victoria, sull'Isola di Vancouver, un gruppo di uomini d'affari britannici stava discutendo animatamente nelle loro stanze, mentre la città si svegliava a una nuova realtà. Con la decisione presa dalla Compagnia della Baia di Hudson (CBH) di rinunciare a tutte le pretese sull'isola, si aprivano nuovi orizzonti per gli insediamenti e le comunità locali. Questo evento ha segnato non solo la fine dell'influenza diretta della CBH nella regione ma ha anche avviato un cambiamento socio-economico fondamentale che avrebbe avuto ripercussioni durature sullo sviluppo del Canada occidentale.
L'importanza storica dell'evento
La Compagnia della Baia di Hudson è stata fondata nel 1670 e ha dominato il commercio delle pellicce in Nord America per più di due secoli. Soprattutto durante il periodo coloniale, la CBH esercitava una considerevole influenza politica ed economica nelle regioni nordoccidentali del Canada. Tuttavia, con l'espansione verso ovest dei coloni europei e il desiderio crescente dei governi provinciali e federali canadesi di sviluppare le terre selvagge, si rese necessaria una rivalutazione delle politiche territoriali.
Nel 1867, la decisione della CBH segna un momento cruciale nella storia canadese; questo cambiamento rappresenta infatti uno spostamento da una economia basata sul commercio delle pellicce verso una moderna economia agricola e industriale. La rinuncia alle pretese sull'isola facilitò l'immigrazione britannica e canadese in quella regione; secondo alcune fonti storiche, il numero degli immigrati crebbe del 200% negli anni successivi alla decisione della CBH.
I numeri: Un cambio radicale
Statisticamente parlando, la rinuncia da parte della Compagnia portò all'emergere di nuove comunità nell’Isola di Vancouver; gli insediamenti iniziarono a moltiplicarsi come funghi dopo la pioggia. Secondo i registri ufficiali canadesi del 1871, vi erano circa 35.000 abitanti sull'isola rispetto ai 12.000 riportati nel censimento del decennio precedente.
L'economia agricola ebbe uno slancio notevole grazie all'arrivo dei nuovi coloni: i raccolti aumentarono considerevolmente e ciò permise agli agricoltori locali non solo di sfamare le proprie famiglie ma anche contribuire all’economia regionale complessiva attraverso l’esportazione dei prodotti.
Anecdoti significativi dall’epoca
C’è un racconto che ha sempre catturato l’immaginazione dei locali: si narra che uno dei primi coloni tedeschi arrivati sull’isola dopo la decisione della CBH fosse rimasto profondamente colpito dalla bellezza naturale dell’isola stessa – vasto verdeggiante bosco che abbracciava coste frastagliate. Questo colonizzatore ebbe un ruolo cruciale nello sviluppo dell'agricoltura locale poiché introducendo tecniche innovative legate alla coltivazione delle patate aiutò diversi gruppetti familiari ad avviare piccole fattorie produttive.
Dopo alcuni anni trascorsi sulla terra promiscua dell’isola, riunì molti vicini per formare una cooperativa agricola locale ancora oggi attiva sotto forma moderna in varie località nell’area metropolitana odierna chiamata Greater Victoria.
Solidarietà pre-social media: Un forte tessuto comunitario
Nell'era pre-social media – dove Internet era ancora lontano dal divenire una parte integrante delle nostre vite quotidiane – i sistemi informali come catene telefoniche o annunci radiofonici erano strumenti vitali per mantenere vive le comunicazioni tra gli isolani stessi e collegarli agli eventi nazionali significativi. Quando venne annunciata la rinuncia della CBH sulle pretese sull'isola attraverso trasmissione radiofonica pubblica insieme a volantini distribuiti lungo tutta Victoria nel maggio '67 c’è stata immediatamente una risposta positiva tra i cittadini dove ci fu modo fare riunioni straordinarie pubbliche celebrative nei luoghi strategici centrali.
- Sistema telefonico: La gente utilizzò sistematicamente telefoni , catene interpersonali ed eventi social-gastronomici per aggiornarsi sulla situazione riguardante nuove opportunità professionali ed economiche createsi;
- Aneddoti pubblicitari: I commercianti distribuirono volantini promozionali nei mercati fin da subito illustrando proposte commercialmente attraenti trasformando vendite in tavoli coperti d’ogni sorta dai freschi vegetali alle ricette tradizionali giunte dall’estero!
- Solidarietà sociale: Le famiglie fecero fronte comune sostenendosi reciprocamente creando fortissimo spirito locale!
Eredità al presente
Nell'era digitale contemporanea nell’anno corrente ad esempio (2023) possiamo notare quanto questo spirito collaborativo continui a vivere attraverso piattaforme social come Facebook o Twitter; infatti questi strumenti hanno sostituito praticamente qualsiasi forma preesistente permettendo velocemente agli abitanti modernissimi notizie su eventi recentissimi riguardo iniziative comunemente utilitaristiche da partecipazioni collettive solidalistiche ecc… Ma senza dimenticare quanto fu importante stabilire base solide simili quando non esistevano mezzi evoluti comunicativi oltre differenti modalità collaterali atte pur sempre informative ma più toccanti intrinsecamente!
Dalle radici alle prospettive future
Pensiamo ora ai rapporti interculturali cosa potrebbe accadere se storicamente questa transizione non fosse mai avvenuta? Ci saremmo mai trovati in questa splendida isoletta dotata ricchezze naturali continuamente affascinanti ed attrattivi risorse economico-ambientale destinate proprio queste moderne espansioni multinazionali?