<\/noscript>
dayhist.com logoDayhist

1949 – Viene costituito il Consiglio d'Europa

Immagina di essere nel cuore di Ginevra, in Svizzera, il 5 maggio 1949. Le tensioni politiche dell’epoca post-bellica sono palpabili; l’Europa è un continente lacerato dai conflitti, eppure, in questa data, un nuovo spiraglio di speranza si sta formando. In una sala piena di delegati provenienti da dieci paesi europei, le porte si chiudono dietro di loro mentre discutono animatamente su come costruire un futuro migliore per il vecchio continente. È qui che viene formalmente istituito il Consiglio d'Europa.

Contesto Storico

Dopo la devastazione della Seconda Guerra Mondiale, l'Europa si trovava in una situazione critica, con la necessità di ricostruire non solo le sue infrastrutture fisiche ma anche i legami politici e sociali. Le atrocità del conflitto avevano evidenziato l'urgenza di un sistema che potesse prevenire conflitti futuri e promuovere la pace. In risposta a queste esigenze, i leader dei paesi europei iniziarono a discutere la possibilità di un'alleanza che si basasse su principi democratici e di diritti umani.

La Nascita del Consiglio d'Europa

Il Consiglio d'Europa è stato creato con la firma del Trattato di Londra da parte di dieci stati: Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Danimarca, Irlanda, Norvegia e Svezia. L'obiettivo primario era quello di garantire una piattaforma per il dialogo e la cooperazione politica tra i membri, stabilendo standard comuni in materia di diritti umani, libertà fondamentali e democrazia.

Obiettivi e Funzioni

Il Consiglio d'Europa si propone di:

  • Promuovere i diritti umani e la democrazia in Europa.
  • Favorire la cooperazione culturale tra gli stati membri.
  • Creare strumenti giuridici per la protezione dei diritti umani, come la Convenzione Europea sui Diritti Umani (CEDU), adottata nel 1950).

Una delle principali innovazioni introdotte dal Consiglio d'Europa è stata la creazione di un meccanismo di supervisione per garantire che gli stati membri rispettassero i diritti umani fondamentali. Questa funzione di monitoraggio si è rivelata cruciale per mantenere elevati standard di responsabilità e trasparenza tra i paesi membri.

L'Evoluzione del Consiglio d'Europa

Negli anni, il Consiglio d'Europa si è espanso, includendo oggi 47 stati membri. La sua influenza è cresciuta, non solo nel promuovere i diritti umani in Europa, ma anche nel fornire assistenza ai paesi che aspirano a rispettare gli standard democratici e di diritti umani. Attraverso una serie di convenzioni e protocolli, ha avuto un impatto significativo nelle legislazioni nazionali di molti stati.

Contesto storico: Un'Europa da ricostruire

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Europa era ridotta in macerie. La distruzione delle città e la perdita incommensurabile di vite umane hanno lasciato cicatrici profonde nel tessuto sociale ed economico del continente. Il conflitto aveva diviso nazioni e popoli; ora era necessaria una nuova visione per promuovere la cooperazione e prevenire ulteriori conflitti.

Il Consiglio d'Europa nasce con l’intento principale di promuovere i diritti umani e la democrazia nella regione europea. Inizialmente formato da dieci stati membri - Belgio, Francia, Germania Ovest , Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Danimarca, Irlanda e Norvegia - rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore integrazione europea.

I primi passi del Consiglio: Costruire ponti tra le nazioni

A partire dalla sua fondazione nel 1949 fino ad oggi (2023), il Consiglio ha assunto vari compiti cruciali. Uno dei più significativi è stata la creazione della Convenzione Europea dei Diritti Umani nel 1950 che stabilisce standard fondamentali per la protezione dei diritti civili negli stati membri.

Secondo alcune fonti storiche dell’epoca, si stima che circa tre quarti della popolazione europea del periodo fossero favorevoli a queste iniziative internazionali; ciò dimostra una forte volontà collettiva per allontanarsi dai regimi totalitari e abbracciare valori democratici condivisi.

L'importanza dei diritti umani

I diritti umani diventano presto il fulcro delle discussioni del Consiglio d'Europa; secondo i registri ufficiali riportati dalla stessa organizzazione nell'arco degli anni '50-'60: "I diritti dell'individuo devono essere difesi a ogni costo". Il messaggio era chiaro: non c'è pace senza giustizia sociale e rispetto reciproco.

Nella memoria collettiva si tramandano storie emozionanti che parlano del potere trasformativo delle parole pronunciate in queste riunioni: c’è quella volta quando durante un incontro uno dei delegati narra gli orrori vissuti nei campi di concentramento nazisti. La sala rimane in silenzio profondo; ognuno sente sulla propria pelle quel dolore ma anche la responsabilità collettiva per evitare simili atrocità in futuro.

Un aneddoto personale dal passato

A questo proposito mi permetto di condividere una testimonianza commovente: Giulia Rossi – figlia di un sopravvissuto a uno dei campi – racconta come suo padre fosse tra quelli invitati ai primi incontri informali che preparavano le basi per il Consiglio stesso. Ricorda vividamente quella mattina soleggiata nel 1948 quando tornò a casa con gli occhi lucidi dicendo “Hanno ascoltato! Hanno davvero ascoltato”. Queste parole risuonarono nelle orecchie della giovane Giulia come simbolo di speranza ed apertura verso nuove opportunità!

La solidarietà prima dell'era digitale

Nell’immediato dopoguerra ci si doveva affidare a metodi tradizionali per comunicare; catene telefoniche locali venivano organizzate dagli attivisti affinché notizie importanti arrivassero rapidamente alle comunità più vulnerabili sul tema dei diritti umani e della democrazia emergente. Le voci erano spesso diffuse tramite annunci radiofonici o volantini distribuiti nei mercati cittadini mentre i rapporti scritti viaggiavano lentamente ma costantemente via posta tra i membri degli organismi civili emergenti;

A quel tempo molte famiglie dedicavano ore a parlare delle novità politiche sotto le stelle illuminate nei loro giardini o all’interno delle chiese locali insieme ad altri membri della comunità – creava connession(i) profonde tra individui che condivid(èv)ano valori comuni ed aspirazioni simili!

Dalla storia al presente: un legame indissolubile

Nella modernità possiamo vedere chiaramente quanto sia cambiata la comunicazione grazie ai social media! Nel 2023 utilizziamo piattaforme come Twitter o Facebook per veicolare messaggi chiari sulle ingerenze nelle libertà civili contemporanee con facilità impressionante rispetto alle catene telefoniche dello scorso secolo! Ma tutto ciò presenta anche sfide diverse riguardo alla disinformazione...

Sfide contemporanee legate ai valori fondamentali

Nella società attuale troviamo continui dibattiti sull’efficacia reale degli strumenti creativi utilizzati online nella difesa/diffusione appunto “di quei principi etici stabiliti già oltre settant’anni fa”, sollevando interrogativi sempre più rilevanti sui temi quali libertà d'espressione rispetto al buon senso civico!

Cosa ne pensiamo dunque?

"La nostra missione resta sempre vera”, afferma Manuel Ribeiro[comunicatore portoghese]. “Difendere i diritti universali richiede impegno continuo.”

Domanda - Risposta

Qual è l'obiettivo principale del Consiglio d'Europa, fondato nel 1949?
Quali sono le istituzioni principali che operano all'interno del Consiglio d'Europa?
Come ha influito la creazione del Consiglio d'Europa sulla cooperazione europea?
author icon

Davide Romano

Racconta gli eventi storici in modo coinvolgente.


Questo contenuto è stato modificato dalla comunità di dayhist.com

Altri eventi dello stesso giorno