Il Trattato di Amicizia del 1889: Menelik II e l'Italia
Immaginate di trovarvi il 2 maggio 1889, ad Addis Abeba, nel palazzo imperiale di Menelik II. Un'atmosfera di tensione e speranza riempie l'aria, mentre rappresentanti dell'Italia si preparano a firmare un accordo che segnerà un capitolo cruciale nella storia dell'Etiopia. Questo evento non solo influenzerà il futuro della regione, ma cambierà per sempre la vita dei popoli che vi abitano.
Contesto Storico
Alla fine del XIX secolo, l'Europa era in preda alla corsa coloniale, con le potenze europee che si affrettavano a conquistare e colonizzare vaste aree dell'Africa. L'Italia, in particolare, cercava di espandere il proprio impero coloniale per rivaleggiare con le altre nazioni europee. In questo clima di tensione e competizione, l'Italia guardò all'Etiopia come a una possibile area di espansione.
Il Trattato di Amicizia
Il trattato fu firmato il 2 maggio 1889 a Addis Abeba, la capitale etiope. Sebbene inizialmente presentato come un accordo amichevole, la realtà era ben più complessa. Menelik II cercava di navigare tra le pressioni europee per garantire la sovranità dell'Etiopia, e la firma del trattato era vista come una strategia per ottenere supporto contro le rivendicazioni italiane.
Contenuti del Trattato
Il trattato stabiliva relazioni diplomatiche tra Italia ed Etiopia e prevedeva una sorta di protezione italiana per l'impero etiope. In cambio, l'Italia otteneva il controllo di territori eritrei. Tuttavia, la traduzione difettosa del testo e le ambigue formulazioni portarono a dispute future, in particolare riguardo alla sovranità etiope.
Conseguenze e Ripercussioni
Il trattato si rivelò problematico: mentre Menelik II cercava di garantire viene apparente controllo sull'Etiopia, l'interpretazione italiana del trattato portò a crescenti tensioni. Questo conflitto culminò nella battaglia di Adua nel 1896, dove le forze etiopi ottennero una clamorosa vittoria contro gli italiani, assicurando la loro indipendenza e segnando un punto di svolta significativo nella lotta contro il colonialismo.
Il Ruolo di Menelik II
Menelik II è una figura fondamentale nella storia etiope. Sotto il suo governo, il paese modernizzò le proprie infrastrutture e stabilì una solida amministrazione. La sua abilità diplomatica e militare non solo gli permise di mantenere l'indipendenza del suo paese, ma anche di costruire un'identità nazionale forte e riconosciuta a livello internazionale.
Contesto Storico
Il tardo XIX secolo rappresentò un periodo di intensi scontri imperialisti in Africa. L’Europa stava correndo alla ricerca di territori da colonizzare e sfruttare, mentre le potenze coloniali cercavano espansione oltre i propri confini. In questo contesto si colloca l’incontro tra Menelik II, imperatore d’Etiopia dal 1889 al 1913, e gli emissari italiani.
Menelik II è considerato una figura fondamentale nella storia etiope. La sua abilità politica e diplomatica gli permise di mantenere una certa indipendenza in un continente che stava perdendo le sue sovranità tradizionali. È importante notare come l'Etiopia fosse uno dei pochi paesi africani a resistere all’avanzata coloniale; infatti era già stata cristianizzata da secoli ed era conosciuta come uno dei centri della cultura cristiana nell'Africa orientale.
L'Accordo del 1889
Nell'agosto del 1889 fu firmato il Trattato d'Amicizia tra Menelik II e il governo italiano. Secondo alcune fonti storiche, questo trattato includeva la cessione da parte dell'Etiopia della costa eritrea in cambio di promesse politiche ed economiche vantaggiose per Addis Abeba.
Questo trattato è emblematico perché segna la prima vera incursione italiana nella regione dopo i fallimentari tentativi degli anni precedenti per annettere territorio etiope. Sebbene possa sembrare una vittoria diplomatica per l’Italia, fu anche il punto d'inizio per futuri conflitti tra le due nazioni poiché molti etiiopi iniziarono a vedere nell'accordo non solo opportunità ma anche minacce alla loro sovranità nazionale.
I Numeri Dietro l'Accordo
A seguito della firma del trattato nel 1889, secondo i registri storici italiani ed etiopi successivi ci furono tensioni immediatamente crescenti che sfociarono nella battaglia di Adua nel 1896. Durante quella battaglia epocale circa 100.000 soldati etiopi sconfissero i circa 20.000 italiani inviati sul campo dalla loro madrepatria; questo evento mise a tacere definitivamente le aspirazioni colonialiste italiane sull’Etiopia per decenni.
L’importanza Culturale e Sociale
Mentre gli emissari italiani si preparavano ad affrontare gli Etiopici nello storico palazzo imperiale nel maggio '89 con intenzioni ben precise sul futuro controllo dell'Eritrea, la popolazione locale viveva con preoccupazione questo avvicinamento fra stati differenti ma culturalmente distintivi.Una testimone dell’epoca racconta: “La nostra gente sentiva che qualcosa stava cambiando nei nostri destini collettivi; si diceva che molti sognavano notti piene d’ansia pensando alle conseguenze delle decisioni prese ai tavoli dei potentati”. Un sentimento palpabile condiviso dai membri più anziani delle comunità locali durante incontri informali attorno al fuoco la sera: paura e speranza convivevano negli animi degli etiopi.
Senza Social Media: La Solidarietà Precedente
Va sottolineato che durante quegli anni cruciali non esistevano social media o mezzi moderni rapidi attraverso cui comunicare o mobilitare solidarietà nelle comunità africane o europee. Gli eventi venivano diffusi attraverso catene telefoniche limitate o mediante annunci radiofonici sporadici così come tramite manifestazioni pubbliche nelle piazze dove giovani oratori cercavano di infondere coraggio alla popolazione contro ogni forma oppressiva proveniente dall'esterno. È interessante osservare come oggi simili mobilitazioni siano facilitate dalle tecnologie moderne; tuttavia all’epoca chiunque volesse apportare supporto doveva contare su canali ben più tradizionali ed affaticanti.
Dalla Storia al Presente
Navigando tra passato e presente, possiamo riconoscere similitudini sorprendenti nelle dinamiche geostrategiche contemporanee – dalle ingerenze straniere alle dispute territoriali complesse ancora oggi intorno all'Eritrea stessa fino ai rapporti diplomatici instabili in corso lungo il Corno d'Africa. Nel mondo odierno (2023) i tweet stanno sostituendo le antiche catene telefoniche usate durante quei giorni tumultuosi delle trattative menelichiane contro nuovi eventi incalzanti simili come quelli relativi alle risorse idriche condivise fra nazioni confinanti._Si dice spesso che quando dimentichiamo ciò che accade nel nostro passato rischiamo addirittura di ripetere lo stesso errore..._ Dunque quali lezioni possono essere apprese oggi dal passato rispetto agli attuali conflitti regionalizzati?
Conclusione Riflessionale
Mentre riflettiamo su quanto avvenuto quel maggio lontano del '89 ad Addis Abeba ci poniamo domande inquietanti su cosa significhi davvero amicizia nei rapporti internazionali così ricchi però intrisi talvolta da ambizioni territorialistiche.\Dopo aver esplorato questa profonda interazione storica fra due nazioni rivali quale pensate sarà il destino futuro dell’Eritrea? L’amicizia può mai sostituire rivalità ancestrali oppure dovremo aspettarci ripercussioni ben più drammatiche?