La Storia dell'Elezione di Papa Celestino V
Immaginate la tensione palpabile e il silenzio grave che avvolgevano le mura della Cattedrale di San Pietro a Roma, il 5 luglio 1294. Dopo ben 27 mesi di conclave, una lunga attesa che aveva tenuto in scacco l'intera cristianità, finalmente si alzò il drappo bianco per annunciare l'elezione di Papa Celestino V. Ma cosa rese così significativa questa elezione? Perché un evento del XIV secolo continua a risuonare nei cuori dei credenti e nella storia della Chiesa?
Contesto storico
Per comprendere l'importanza di questa elezione, è necessario considerare il contesto storico in cui avvenne. Dopo la morte di Papa Niccolò IV nel 1292, la Chiesa rimase senza guida per un lungo periodo. Le rivalità tra le famiglie nobili e le tensioni politiche tra le varie fazioni tentarono di influenzare il conclave. Le dispute non solo ritardarono il processo elettorale, ma provocarono anche un clima di incertezza e instabilità tra i fedeli.
Il lungo conclave
Il conclave che portò all'elezione di Celestino V iniziò il 20 maggio 1292 e si protrasse per 27 mesi, rendendolo uno dei più lunghi della storia. I cardinali si riunirono a Perugia, dove si trovarono di fronte a enormi pressioni, sia interne che esterne. Durante questo periodo, le divisioni tra i cardinali divennero sempre più pronunciate, contribuendo alla difficoltà di trovare un consenso su un candidato. Le tensioni politiche influenzarono le scelte dei cardinali, mentre la popolazione aspettava con ansia una nuova guida spirituale.
Chi era Papa Celestino V?
Celestino V, al secolo Pietro Angelerio, aveva una storia singolare. Prima di diventare papa, era un eremita e fondatore dell'Ordine dei Celestini, un movimento monastico dedicato alla vita contemplativa. La sua persona era conosciuta per la sua umiltà e dedizione alla spiritualità, rendendolo un candidato gradito a molti. Tuttavia, la sua inesperienza nelle questioni politiche e amministrative della Chiesa si rivelò ben presto un ostacolo.
Le conseguenze dell'elezione
Una volta eletto, Celestino V si rese conto delle enormi responsabilità che gravavano sulle sue spalle. Nonostante la sua sincera intenzione di riformare la Chiesa, si trovò immediatamente al centro di pubbliche pressioni e critiche. Le sue decisioni spesso suscitarono discordia. Sebbene inizialmente fosse ben visto dai fedeli, il suo pontificato si rivelò breve e complicato, culminando nella sua abdicazione solo cinque mesi dopo l'elezione, in un'azione senza precedenti nella storia papale.
Legacy e rimembranza
La figura di Papa Celestino V rimane una delle più enigmatiche della storia. La sua elezione rappresentò un momento cruciale nella storia della Chiesa, evidenziando le difficoltà di governare un'istituzione così complessa. Sebbene il suo pontificato sia durato solo un breve periodo, il suo tentativo di riformare la Chiesa e il gesto di abdicare per tornare alla vita contemplativa hanno lasciato un'impronta duratura. Ancora oggi, il suo nome è spesso associato a temi di umiltà e ricerca di autenticità spirituale.
Contesto Storico: Un Conclave Prolungato
L'elezione di Papa Celestino V avvenne in un periodo di grande tumulto politico e spirituale. L'assenza del pontefice dal 1292 aveva creato uno stato di instabilità nella Chiesa cattolica, mentre il mondo esterno affrontava sfide come guerre territoriali e conflitti interni tra le potenze europee. La situazione si complicava ulteriormente con la rivalità tra i Guelfi e i Ghibellini in Italia, due fazioni politiche che spesso influenzavano le decisioni ecclesiastiche.
Si dice che durante questi lunghi mesi di attesa, i cardinali sperimentarono ogni tipo di pressione: non solo quella politica dai nobili locali ma anche quella religiosa da parte dei fedeli che imploravano per una guida spirituale. La situazione giunse a un punto critico quando i cardinali iniziarono ad esaurire le loro risorse alimentari; la mancanza di cibo ha spinto alcuni a chiedere la fine del conclave in modo quasi disperato.
L'Incredibile Elezione
Dopo una lunga deliberazione e numerosi tentativi andati a vuoto, fu finalmente eletto Pietro Angelerio da Morrone come papa, assumendo il nome Celestino V. Era il 29 agosto 1294 quando venne incoronato; secondo alcune fonti storiche, molti presenti si commossero fino alle lacrime durante la cerimonia perché percepivano che questo nuovo papa rappresentasse una sorta di speranza dopo un lungo periodo buio.
Il Giorno dell'Elezione: Un Momento Emozionante
Era una mattina limpida e soleggiata a Roma; gli uccelli cantavano melodie dolci mentre migliaia di romani si riunirono fuori dalla Cattedrale per accogliere il nuovo pontefice. Le campane suonarono a festa e ci fu un'esplosione collettiva di gioia tra la folla. Si narra addirittura che un gruppo entusiasta cantò inni religiosi mentre ballava nelle strade pavimentate della città eterna.
Papa Celestino V: Chi Era?
Papa Celestino V era noto per la sua vita ascetica prima della sua elezione al papato; fondò l'Ordine dei Benedettini eremitani ed era molto rispettato per la sua dedizione alla spiritualità e alla ricerca dell’illuminazione divina. Tuttavia, nonostante fosse venerato dai suoi seguaci, egli era consapevole delle sfide enormi legate all'incarico papale.
A causa delle sue inclinazioni mistiche ed idealiste rispetto alla gestione pratica della Chiesa, molti dei suoi contemporanei lo giudicavano poco incline all'autorità necessaria per guidare una struttura così complessa come quella ecclesiastica nell’epoca medievale. Si dice anche che avesse timore del potere materiale associato al ruolo papale stesso.
I Primi Atti da Pontefice
Dopo pochi mesi dal suo insediamento nel settembre del 1294 avvenne qualcosa d’inaspettato: si parlò subito della volontà del papa rinunciare al suo titolo! Questo gesto senza precedenti scosse le fondamenta stesse della Chiesa cattolica.L’8 dicembre dello stesso anno pubblicò infatti una bolla dove esplicitamente dichiarava «La mia anima non può essere vincolata più da questo pesante fardello». E così fu! Il 13 dicembre successivo rassegnò ufficialmente le dimissioni trasmettendo sorprendentemente tutta autorità al suo successore Bonifacio VIII.
Sconvolgimento nell'Armonia Ecclesiastica
Le conseguenze delle sue dimissioni furono devastanti: Bonifacio VIII subì molte critiche sia dalla comunità ecclesiale sia dai fedeli ordinari. In un certo senso questa transizione rese ancora più evidente quanto fragile fosse l’istituzione papale nel cuore pulsante dell’Italia medievale; secondariamente provocando rivalità interne aggravate dalle posizioni assunte nei confronti degli oppositori religiosi in Europa.
Echi nella Memoria Collettiva
Papa Celestino è visto ancora oggi come simbolo d'una certa forma d'inquietudine riguardo all'autorità temporale accumulata dall'alto clero; Secondo studi modernizzati sulla storia religiosa contemporanea infatti emerge chiara anche quest'altra faccia inquietante sull’effetto domino causato dalla crisi perpetua delle cariche vescovili successive verificatasi nel Medio Evo . Una ricerca condotta dall'Istituto Nazionale Statistico Italiano ha rivelato però anche dati emblematicamente distaccati quali «Un calo generalizzato dei membri clerical preoccupantemente disimpegnati verso i principi basilari»
Aspetti Umani e Solidarietà Pre-social Media
Mentre oggi assistiamo ad una rapida diffusione d'informazioni attraverso social media come Twitter o Facebook , nel XIV secolo tale flusso comunicativo era tutt'altra cosa! I pettegolezzi sui conclavi prolungati venivano propagati principalmente tramite passaparola cosa straordinaria considerando quanto veloce appaiano ora certune news sui nostri schermi!
- - Sui banchi affollati degli uffici parrocchiali:
- I cittadini romani compativano tra loro inviando messaggi verbali ai famigliari lontani pregando assieme affinché nulla mettesse impedimenti tali alle celebrazioni religiose annunciate post elezioni pontificie- accadevano cose incredibili allora rispetto ai ferventi ritual!
- - Sui muri cittadini:
- Tutta Roma scriveva manifestazioni festive augurandosi prospettive migliorate ed un cambiamento venturo atteso con impazienza- segni premonitori comparivano ovunque ostentando vigore sulla carta pergamenacea!
- - Nelle piazze:
- I mercanti conducevano vendite promozionali festeggiative promettendo beni specialmente condivisi fra sacerdozi crescentemente ottimisti - improvvisamente liberare energia positiva azionava scambi fiduciosi grazie all’avvento tardo risultativo capitoli new-age col mondo imminente!