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1147 – I turchi selgiuchidi sconfiggono i crociati tedeschi di Corrado III di Svevia nella battaglia di Dorylaeum

Contesto Storico

La Seconda Crociata (1145-1149) fu organizzata principalmente in risposta alla caduta della città di Edessa nel 1144, un importante avamposto cristiano. I crociati, desiderosi di riconquistare il territorio perduto e di rafforzare la loro presenza in Terra Santa, unificarono i loro sforzi sotto la guida di due grandi sovrani: Corrado III di Svevia e Luigi VII di Francia. Mentre il re francese si dirigeva verso il sud della Palestina, Corrado III scelse di attraversare l'Anatolia, un territorio controllato dai Turchi Selgiuchidi.

La Battaglia

Il 25 ottobre 1147, l'esercito di Corrado III si trovava nei pressi della città di Dorylaeum . I crociati, numericamente inferiori, affrontarono un esercito selgiuchide ben organizzato e agguerrito. Nonostante gli sforzi dei crociati, che cercarono di utilizzare la loro superiorità nella cavalleria pesante, i Turci, coordinando attacchi rapidi e strategie di guerra mista, riuscirono a mettere in seria difficoltà le forze cristiane.

Il Risultato e le Conseguenze

La battaglia si concluse con una schiacciante vittoria turcha. La sconfitta di Dorylaeum rappresentò non solo un duro colpo per Gcorrado III, ma minò significativamente il morale dell'esercito crociato. Molti soldati cristiani furono uccisi e gli affronti logistici aumentarono notevolmente, rendendo difficile il proseguimento della campagna. L'impatto psicologico della sconfitta si fece sentire in tutto il movimento crociato, contribuendo alla graduale disillusione nei confronti della campagna in Terra Santa.

La Battaglia di Dorylaeum: Un Incontro tra Culture e Destini

Immaginate di trovarvi nel 1147, in un’epoca in cui le crociate rappresentavano non solo un conflitto religioso, ma anche una straordinaria interazione culturale tra l'Europa cristiana e il mondo islamico. La battaglia di Dorylaeum segna un momento cruciale in questo contesto, evidenziando le tensioni fra i crociati europei e i turchi selgiuchidi. È il 25 ottobre, ore 14:30; le polverose pianure dell’Anatolia sono testimoni di uno scontro che avrebbe cambiato il corso della storia.

Un Contesto Storico

Dopo la prima crociata del 1096-1099, l’Occidente cristiano non si era fermato. Con il passare degli anni, vi era stata una continua pressione per riconquistare i luoghi santi perduti o minacciati dai musulmani. Le crociate successive hanno visto l’emergere di figure prominenti come Corrado III di Svevia, che guidava un'imponente forza tedesca verso l’Oriente. Secondo alcune fonti storiche, oltre 20.000 uomini formarono parte dell'esercito guidato da Corrado III.

I turchi selgiuchidi, dal canto loro, avevano già consolidato il loro dominio nell'Anatolia orientale e sapevano bene che questa invasione rappresentava una minaccia diretta alla loro terra. Gli eventi che precedettero la battaglia erano caratterizzati da rapidi spostamenti strategici da parte dei Selgiuchidi per contrastare i crociati tedeschi.

Il Campo di Battaglia a Dorylaeum

Nella calda giornata del 25 ottobre 1147, lo scenario era quello delle terre desolate nei pressi della città antica di Dorylaeum . I soldati tedeschi si sentivano fiduciosi e numerosi; tuttavia, erano ignari della preparazione dei turchi selgiuchidi nelle strategie guerriere altamente sviluppate.

Sono circa le ore 15:00 quando la battaglia ha inizio. I Selgiuchidi sferrano attacchi rapidi e coordinati contro i crociati con una tattica innovativa per quell’epoca: colpiscono con velocità ed efficienza utilizzando cavalleria leggera mentre bloccano i movimenti dei soldati nemici tramite formidabili archers su cavallo. Si dice che durante lo scontro gli animi si infuocarono talmente tanto che molti combattenti dimenticarono l’importanza del proprio scopo iniziale: difendere la propria fede.

I Risultati Catastrofici

L'esito fu catastrofico per Corrado III e le sue truppe; secondo registrazioni ufficiali dell'epoca, almeno 10.000 uomini persero la vita nel corso della battaglia o furono fatti prigionieri dai Turchi Selgiuchidi. I sopravvissuti fuggirono verso ovest lasciando indietro gli alleati a difendere ciò che restava dell’esercito crociato.

Un aneddoto ricorrente narra delle terribili condizioni in cui alcuni soldati germanici furono costretti a ritirarsi; molti raccontarono storie strazianti riguardo ai compagni caduti sul campo di battaglia – amici diventati nemici in un batter d'occhio nel tumulto della guerra.

Solidarietà Prima dei Social Media

Dopo la sconfitta nella battaglia di Dorylaeum ci fu bisogno immediato di riorganizzare le forze rimanenti e trovare nuove vie per comunicare questa tragedia al resto d’Europa - eventi drammaticamente lontani dalle odierne modalità social media per diffondere informazioni velocemente. Allora ci si basava su catene telefoniche rudimentali – lettere inviate attraverso messaggeri - annunci radiofonici nei villaggi locali e alle chiese affinché tutti sapessero cosa fosse accaduto ai “crociati” inviati a combattere per una causa divina.

L'importanza della Solidarietà Comunitaria

Senza dubbio c’è stato uno spirito comunitario palpabile anche se lontano dalla tecnologia moderna; spesso è noto come tali vicende fossero riportate nei racconti orali condivisi attorno ai fuochi o negli incontri tra comunità locali europee impiegate nel reclutamento delle truppe future nelle terre turche.

L'Eredità della Battaglia

Mentre i secoli scorrevano rapidamente dopo Dorylaeum fino ad arrivare al presente (2021), possiamo osservare con più chiarezza quanto fosse fondamentale questa battaglia nello sviluppo successivo delle relazioni fra Europa ed Asia occidentale da uno spirito puramente militante ad approcci più diplomatico-culturali.Ad esempio nel maggio del '23 vi è stata una importante conferenza internazionale sui diritti umani tenutasi a Istanbul dove rappresentanti dall'Europa discutevano apertura reciproca con poteri Medio Orientali forse frutto anche degli insegnamenti trasmessi dagli eventi storici come quello del '47!

Conclusione: Riflession sui Legami Umani

Mentre oggi abbiamo nuove piattaforme digitalizzate – Twitter ha sostituito quelle lunghe comunicazioni orali riflettendo spesse volte urgenze immediate – ci sono cose rimaste costanti attraverso secoli: il bisogno umano fondamentale innato nella nostra esistenza…. Così posto qui una domanda aperta:

Cosa possiamo imparare dagli errori passati nella costruzione dei nostri rapportei attuali?

Domanda - Risposta

Quali furono le conseguenze immediate della battaglia di Dorylaeum del 1147?
Chi erano i leader dei turchi selgiuchidi durante la battaglia di Dorylaeum?
In che modo la battaglia di Dorylaeum influenzò le crociate successive?
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Chiara De Luca

Riporta alla luce storie dimenticate.


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