
Nome: Isaac Díaz Pardo
Professione: Pittore e scultore
Nazionalità: Spagnolo
Data di nascita: 1920
Data di morte: 2012
2012 – Isaac Díaz Pardo, pittore e scultore spagnolo (n. 1920)
Tuttavia, gli orrori del conflitto alimentarono anche un forte desiderio di espressione e resistenza culturale. Chissà se queste esperienze lo portarono a sviluppare uno stile unico che avrebbe catturato l'essenza della sua terra natale. La sua carriera artistica decollò negli anni '50; fondò insieme ad altri artisti il Gruppo Atlántico, un movimento che cercava di ridare vita all'identità culturale galiziana attraverso l'arte contemporanea. Ironia della sorte, mentre molti dei suoi contemporanei cercavano l'affermazione nei circuiti più elitari dell’arte europea o americana, Díaz Pardo tornava spesso alle sue radici creando opere che parlavano direttamente alla gente comune.
Nonostante ciò, non fu solo un artista: divenne anche un fervente promotore del patrimonio culturale galiziano. Avviando iniziative come la creazione di laboratori artigianali e scuole d’arte nel suo paese natale, si potrebbe dire che dedicò gran parte della sua vita a formare nuove generazioni di artisti e artigiani. La Galleria Sargadelos è uno dei suoi più grandi lasciti: un luogo dove l'artigianato tradizionale incontrava il design moderno in una fusione armoniosa. Un commento ricorrente tra i critici era riguardo al suo uso innovativo del colore: "Díaz Pardo sapeva dare voce ai colori!", ha affermato una volta un ammiratore durante una mostra retrospettiva a Madrid.
In effetti, ogni pennellata sembrava danzare sulla tela trasmettendo emozioni profonde e raccontando storie dimenticate. Quando ci lasciò nel 2012 all'età di 92 anni, molti si chiesero quale eredità avrebbe lasciato per le future generazioni. Certo è che oggi le sue opere continuano a ispirare giovani artisti e creativi non solo in Spagna ma ovunque ci sia voglia di esplorare le proprie radici culturali... Come ha ammesso durante una conferenza stampa prima della sua morte: "L’arte è il linguaggio universale per comunicare ciò che siamo".
In questo senso pur avendo perso Isaac Díaz Pardo fisicamente i suoi insegnamenti vivono ancora; nella passione degli artisti emergenti galeghi si può rintracciare la scintilla del suo spirito creativo! Forse non c'è modo migliore per onorarlo se non continuando a nutrire quella fiamma...