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2019 – Milioni di studenti in tutto il mondo scendono in piazza per il Secondo sciopero globale per il clima, promosso dai gruppi di Fridays for Future e dall'attivista svedese Greta Thunberg

Un Evento Mondiale

Questo sciopero è stato pensato come una risposta collettiva all'urgente crisi climatica che il mondo sta affrontando. Gli studenti, spesso accompagnati da cittadini di ogni età, hanno sfilato in oltre 150 paesi, portando con sé cartelli e striscioni che esprimevano la loro frustrazione nei confronti dei governi e delle istituzioni che finora avevano fallito nel prendere misure adeguate per combattere il cambiamento climatico.

La Voce di Greta Thunberg

Greta Thunberg, che ha iniziato il suo impegno solitario di protesta davanti al Parlamento svedese nel 2018, ha attirato l'attenzione globale sulla questione climatica. Il suo messaggio chiaro e diretto ha mobilitato milioni di giovani, e il suo ruolo come figura di riferimento è stato fondamentale per far crescere il movimento. Durante i vari eventi dello sciopero, Thunberg ha evidenziato che il cambiamento climatico non è solo una questione ambientale, ma anche sociale ed economica, richiedendo un'azione immediata.

I Messaggi dei Manifestanti

Ogni singolo partecipante aveva un messaggio da condividere. Tra i temi più trattati vi erano la riduzione delle emissioni di CO2, la transizione verso le energie rinnovabili, la difesa della biodiversità e il sostegno ad politiche più sostenibili. Gli studenti desideravano essere ascoltati e organizzare un futuro che preservasse il pianeta per le generazioni a venire. Le loro richieste si sono unite in un grido collettivo: “Non c’è un Pianeta B!”

Impatto del Secondo Sciopero

Il Secondo Sciopero Globale per il Clima ha avuto un impatto significativo a livello globale, attirando l'attenzione dei media e delle istituzioni. Molti leader politici e aziende hanno cominciato a considerare seriamente le pressioni esercitate dalla nuova generazione, segnando un punto di svolta nel dibattito pubblico sulla sostenibilità. È stato anche l'occasione per avviare un dialogo tra giovani attivisti, scienziati e politici.

Introduzione: La voce dei giovani per il clima

Il 15 marzo 2019 è una data che rimarrà impressa nella memoria collettiva, un giorno in cui milioni di studenti in tutto il mondo si sono uniti per una causa comune: la salvaguardia del nostro pianeta. "Perché dovremmo studiare per un futuro che non avremo?" questa domanda provocatoria ha risuonato nelle menti di tanti giovani, spingendoli a scendere in piazza per il secondo sciopero globale per il clima, ispirati dalla determinazione dell'attivista svedese Greta Thunberg. I corridoi delle scuole si sono svuotati mentre gli studenti hanno affollato le strade delle loro città, esprimendo le loro preoccupazioni riguardo al cambiamento climatico e alle conseguenze devastanti delle politiche attuali.

Contesto storico: Le radici del movimento

Il movimento Fridays for Future trova le sue origini nell'azione solitaria di Greta Thunberg, che nel 2018 iniziò a scioperare davanti al Parlamento svedese ogni venerdì per chiedere misure concrete contro il cambiamento climatico. La sua azione ha avuto un eco mondiale e ha dato vita a una mobilitazione giovanile senza precedenti. Questo momento storico è significativo non solo perché segna l'emergere di una nuova generazione attenta all'ambiente, ma anche perché rappresenta un'importante risposta alle inadeguatezze politiche dei leader mondiali nella lotta contro i cambiamenti climatici.

Secondo alcune fonti, si stima che più di 1,4 milioni di persone abbiano partecipato agli scioperi del 15 marzo 2019 in oltre 2.000 località in più di 120 paesi. Gli studenti hanno sventolato cartelli con frasi evocative come "Non c'è un piano B" e "Salvate il nostro futuro", creando così una forte connessione emotiva tra le generazioni.

Un evento globale: Scene emozionali dal mondo

Sulla base dei registri ufficiali, possiamo notare che eventi significativi si sono svolti in molte città chiave del mondo. Ad esempio, a New York City migliaia di giovani si sono radunati davanti alla sede delle Nazioni Unite. "Era come se fossimo tutti parte di qualcosa di molto più grande,""c'era tanta passione e determinazione nei nostri volti."

In Australia, a Melbourne circa 50.000 manifestanti hanno preso parte alla protesta; la folla era composta da giovani e adulti disposti a sostenere i diritti della futura generazione riguardo all’ambiente.In Europa, centinaia di migliaia sono scesi nelle strade di Berlino e Londra; l’atmosfera era carica d’energia positiva mentre gli slogan rimbombavano attraverso le piazze storiche.I colori vivaci degli striscioni riflettevano la speranza ma anche l’urgenza della situazione climatica.

L’importanza della solidarietà pre-social media

Nell’epoca pre-social media, eventi simili erano organizzati attraverso catene telefoniche o annunci radiofonici locali; oggi invece grazie alla tecnologia possiamo comunicare globalmente istantaneamente. Ma nel contesto del secondo sciopero globale per il clima nel 2019 vi è stata ugualmente grande solidarietà tradizionale tra comunità diverse.

C’è da dire che diversi gruppi ecologisti locali hanno contribuito notevolmente all'organizzazione degli eventi: i volantini venivano distribuiti nelle scuole dai compagni; riunioni nei centri giovanili creavano uno spazio sicuro dove discutere idee ed esperienze legate all’ambiente.Ad esempio a Napoli numerosi genitori si sono offerti volontari per aiutare gli studenti ad organizzarsi mentre suonavano le sirene durante la protesta!

Dai piedi nudi ai social network: Un legame tra passato e presente

Nella nostra epoca contemporanea (2023), i metodi tradizionali utilizzati dagli attivisti sembrano lontani; ora utilizziamo piattaforme social come Twitter ed Instagram non solo per condividere informazioni ma anche per mobilitare persone velocemente.Tuttavia si può affermare con certezza che la passione mostrata durante lo sciopero globale è radicata sia nella tradizione della comunità sia nei nuovi canali digitalizzati.

Eredità del movimento giovanile»

L’eredità lasciata da questo evento è profonda poiché ha mostrato quanto possa essere potente la voce dei giovani quando parlano con determinazione sulle questioni climatiche! Se pensiamo ad oggi – ci troviamo faccia a faccia con sfide climatiche sempre più gravi – ed ogni azione conta nell’influenzare decisioni politiche cruciali che possano cambiare realmente direzione! Secondo rapporti recenti pubblicati nel novembre 2020 dalla World Meteorological Organization (WMO), siamo sulla strada sbagliata; riportando temperature medie globalizzate crescentemente anomale rispetto agli anni precedenti.

Pensiero critico sugli effetti immediatamente visibili

A tal proposito possiamo citare testimonianze dirette: “Quando ho visto quell'ondata enorme sconvolgere Praia do Norte in Portogallo quest'estate,” racconta Luca,“ho sentito davvero cosa significa questo riscaldamento.”E ancora ci ricordiamo quanto accaduto ai Giardini d’Acclimatazione dove ondate massicce esplosivi abbattute distrussero perfino specie animali locali già minacciate!

Dalla marcia ai risultati concreti

  • I governi sono stati costretti ad agire;
  • Piani realizzati sulle emissione carbonica;
  • Aumento dell’investimento su font energetico rinnovabile da parte delle imprese etc!

Domanda - Risposta

Qual è stata la motivazione principale dietro il secondo sciopero globale per il clima nel 2019?
Quanti studenti hanno partecipato complessivamente agli scioperi nel 2019?
Chi ha ispirato il movimento Fridays for Future?
Qual è stata la risposta dei governi agli scioperi per il clima nel 2019?
In che modo gli scioperi globali hanno influenzato il dibattito sul clima?
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Emanuele Greco

Offre una nuova prospettiva sugli eventi storici.


Questo contenuto è stato modificato dalla comunità di dayhist.com

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